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Aosta: visitare l’area megalitica di Saint Martin de Corléans

Dopo anni di chiusura per restauri, l’11 novembre 2023 ha riaperto ad Aosta l'area megalitica di Saint Martin de Corléans, con un nuovo e moderno allestimento museografico.

Il sito, con un’estensione di quasi 10.000 m², è l’area megalitica coperta più vasta d’Europa e permette ai visitatori di compiere una sorta di viaggio nel tempo dalla tarda epoca neolitica (4200 a.C.) al medioevo.

Nel 2019 è stato il primo sito italiano ad aderire alla European Route of Megalithic Culture (Via Europea della Cultura Megalitica), un importante circuito dedicato alla Preistoria.

Appena saputo della riapertura abbiamo prenotato la visita. Così siamo stati tra i primi a poter vedere il museo rinnovato e i suoi reperti esposti al pubblico per la prima volta.

L’area megalitica

area megalitica Aosta

Nel giugno 1969, durante gli scavi iniziati per la costruzione di alcuni condomini nella periferia occidentale di Aosta emersero pietre di dimensione, taglio e decorazione molto particolari.

I lavori vennero sospesi e gli archeologi iniziarono una campagna di scavi durata oltre 20 anni condotta da Franco Mezzena che utilizzò per la prima volta al mondo il termine “area megalitica” proprio per definire il sito aostano.

Un’espressione che indica una zona delimitata in cui sono presenti testimonianze monumentali megalitiche plurime e di vario tipo. Un megalito (dal greco grande pietra) è una struttura realizzata senza l’uso di leganti come calce o cemento, composta da un’unica grande pietra o un insieme di pietre (dolmen, menhir).

Gli scavi dimostrano che nel V millennio a.C. l’area è un santuario all’aperto destinato a pratiche rituali legate a culti agricoli e dei viventi, visto il ritrovamento di solchi di aratura regolari (un terreno scelto, inciso e così reso sacro) e di stele antropomorfe. Alla fine del III millennio a.C. diventa una necropoli, con alcune tombe megalitiche realizzate riutilizzando le stele.

area megalitica Aosta

A partire dal 2300 a.C. (durante l’età del bronzo), per cause sconosciute il sito perde progressivamente importanza e viene destinato in una parte ad attività agricole conservando in un’altra la funzione funeraria.

Dell’epoca romana si trovano resti di un grande edificio rurale e di una necropoli che confermano ancora la doppia destinazione, agricola e funeraria, e fanno ipotizzare la presenza nelle vicinanze di un centro abitato mai localizzato.

Infatti secondo la leggenda Aosta sarebbe stata costruita sulle rovine di Cordelia, la mitica città dei Salassi (antichi abitanti di origine celtica della Valle d’Aosta assoggettati dai romani) che lo storico settecentesco valdostano Jean Baptiste de Tillier collocava proprio nella zona di Saint Martin de Corléans.

Il percorso evolutivo del sito si conclude in epoca medievale, con la costruzione della chiesetta dedicata a Saint Martin di Tours, un edificio religioso simbolo del nuovo contesto sociale.

Il museo

area megalitica Aosta

Sul finire degli anni '80 del secolo scorso viene realizzato un parco archeologico coperto, per la necessità di proteggere i ritrovamenti e con l’intenzione di lasciarli nel luogo del rinvenimento per preservarne il contesto territoriale.

L’edificio (che scende ad una profondità di 6 metri rispetto al piano stradale) si suddivide in quattro piani e copre una superficie complessiva di 9.820 m² suddivisa in due aree: una a Nord e una a Sud del corso Saint Martin de Corléans.

Si viene accolti in un ambiente ampio, luminoso e perfettamente insonorizzato dove si trova la biglietteria e da cui si accede alla “rampa del tempo”, lungo un corridoio in cui si può ascoltare la composizione realizzata appositamente per il museo dal noto violoncellista Giovanni Sollima.

Preistoria

area megalitica Aosta

Si arriva quindi alla vera e propria area scavata con i resti delle arature eseguite a traino animale, che rappresenta la fase più antica di frequentazione umana, i pozzi contenenti macine e cereali, i buchi attribuiti probabilmente alla presenza di pali lignei allineati, che attestano la funzione di santuario all’aperto del luogo.

A fianco dei pali si trovano anche una quarantina di stele antropomorfe allineate, prima testimonianza del megalitismo nel sito. Si tratta di stele arcaiche con tratti più essenziali o più recenti, con dettagli di abiti e ornamenti che celebravano probabilmente eroi, guerrieri o divinità.

L’imponente dolmen con funzione funeraria attira la nostra attenzione in maniera quasi ipnotica. Avremmo voluto poter restare più a lungo a guardarlo, il desiderio di avvicinarsi era fortissimo.

area megalitica Aosta

Al suo interno sono stati rinvenuti i resti di 39 individui inumati in epoche diverse, tre dei quali presentavano segni di trapanazione del cranio, intervento già eseguito anticamente per curare varie patologie. Secondo le analisi almeno due di loro sono sopravvissuti a lungo all'intervento.

Questa sezione del museo per noi è stata quella a più alto impatto emotivo, perché a distanza di millenni la sacralità del luogo è ancora percettibile e induce a un rispettoso silenzio.

Protostoria

area megalitica Aosta

Questa sezione testimonia il mutamento nell'utilizzo dell'area, che all’inizio del II millennio a.C. perde la sua funzione funeraria a favore di un uso prevalentemente agricolo.

Vediamo numerose tracce di arature, resti di canalizzazione, muri eretti a protezione di frane o esondazioni ma soprattutto, tra le arature, la guida ci fa notare la presenza di orme umane. Orme di uomini vissuti migliaia di anni fa che coltivavano quei campi e in particolare quelle di un contadino che è scivolato nel fango andando a gambe all’aria: “chissà quanti accidenti avrà tirato!” ci dice la guida, ridiamo e in un attimo la distanza temporale con quell’uomo scompare.

Terminiamo la visita di questo spazio fermandoci ad ammirare un ricco corredo funerario (che viene esposto per la prima volta), rinvenuto nella sepoltura di una donna. Il corredo è composto da un torquis, tipico girocollo celta a tamponi terminali conici decorati, una fibula e un bracciale liscio.

Storia

area megalitica Aosta

area megalitica Aosta

La parte del museo che ospita i reperti di epoca romana si divide in due sezioni: una dedicata alla vita quotidiana in ambiente rustico e l’altra al mondo dei morti.

Sono stati rinvenuti i resti di un grande edificio agricolo con locali in muratura costruiti intorno a vari cortili destinati alla coltivazione. Vediamo esposti oggetti di uso quotidiano in ceramica e vetro ma anche una preziosa statuetta in ambra che raffigura un moscophoros (colui che porta un vitello).

La necropoli romana collegata all’insediamento agricolo ha restituito negli anni più di 40 tombe e attestato due diversi rituali funerari: la cremazione nel periodo più antico e l’inumazione nel più recente.

I ricchi corredi ritrovati nelle tombe mostrano una certa agiatezza degli abitanti del sito, essendo composti da molti unguentari in vetro, piatti in ceramica, un balsamario in alabastro e tante lucerne con le monete, obolo per Caronte, il mitico traghettatore dell’Ade.

area megalitica Aosta

In particolare segnaliamo la tomba definita “dello scriba” per il suo importante contenuto comprendente strumenti per la scrittura e un raro esemplare di abaco a bottoni (una tavoletta di bronzo con una serie di fessure parallele in cui sono inseriti dei cursori a forma di bottone con cui si effettuavano i calcoli) di cui restano solo 3 esemplari al mondo!

Concludiamo la visita con la piccola sezione medievale che illustra il ritrovamento di frammenti di pentole molto costose realizzate in pietra ollare e alcune monete, ritrovate negli scavi dell’adiacente chiesetta di Saint Martin dedicata al culto di San Martino di Tours, menzionata per la prima volta in una bolla papale del 1176.

INFO UTILI SULL’AREA MAEGALITICA Orari:
    aperto dal martedì alla domenica
    10:00-18:00 (1 ottobre - 31 marzo)
    09:00-19:00 (1 aprile - 30 settembre)
    chiuso 25 dicembre e 1 gennaio
Tariffe:
    Intero 7,00 €
    Ridotto 5,00 €
    19-25 anni 3,00 €
    Bambini sotto i 6 anni, 0-18 anni gratuito, portatori di handicap e loro accompagnatori gratuito.
verificate comunque sempre sul sito ufficiale. Varie:
    Il sito è accessibile e non presenta barriere architettoniche.
    A 100 metri da sito sono disponibili alcuni parcheggi per disabili.
    I cani non sono ammessi.
Info e prenotazioni: https://ticket.midaticket.it/

area megalitica Aosta

area megalitica Aosta

Siamo tornati per partecipare ad una visita in realtà aumentata. Per noi era la prima di questo tipo.

All’inizio prendere dimestichezza con il joystick non è stato semplice ma quando abbiamo capito il funzionamento abbiamo davvero apprezzato l’esperienza.

Indossati speciali visori ci si poteva muovere virtualmente negli spazi dove ora sorge il museo spostandosi indietro nel tempo fino all’età della pietra, potendo avere una fruizione immersiva e molto realistica del sito. Spettacolare!