Il periodo delle feste è il momento dell’anno che si dedica alla famiglia, agli affetti e agli amici lontani che non si vedono da tempo. L’abbinamento ideale è la visita ad una splendida villa patrimonio del FAI addobbata magnificamente in occasione del mercatino di Natale.
La giornata non sembra delle migliori, nubi basse e una leggera pioggia lungo la strada, qualche dubbio, ma poi la decisione: l’importante è vedersi, quindi timone verso Varese.
Arriviamo al comodo parcheggio prima dell’apertura, aspettiamo di esserci tutti, baci abbracci, e poi partiamo curiosi e allegri verso l’entrata di Villa della Porta Bozzolo di Casalzuigno in provincia di Varese, bene del FAI dal 1989.
Incontriamo all’entrata i volontari del FAI, sempre disponibili a fornire ogni indicazione, che ci suggeriscono un percorso di visita che inizia dalle stalle, la vecchia cucina e le cantine per poi salire nel cortile interno.
Salite le scale ci ritroviamo in una bella corte affrescata che ingentilisce e dà un tocco di colore a tutto l’insieme e vediamo le prime bancarelle del mercatino di Natale che ormai da diversi anni viene organizzato in tutti gli spazi della proprietà.




Entriamo in una splendida villa del Settecento con salottini, camere da letto e gallerie impreziosite da affreschi dai toni delicati e da trompe l’oeil che creano particolari giochi prospettici. Anche le porte e le persiane sono arricchite dai ghirigori tipici dello stile rococò.
La dimora vanta anche un grande e scenografico giardino all’italiana, composto da scale e terrazzamenti, che sale lungo tutta la collina fino al belvedere.


La villa, abitata nell’Ottocento dal senatore Camillo Bozzolo, amico della famiglia reale dei Savoia, cade poi in un profondo stato di abbandono e nel corso del Novecento viene quasi completamente saccheggiata.
Il FAI, quando ne viene in possesso, inizia un profondo restauro che mira a mantenere l’atmosfera settecentesca originale di questa villa di campagna, recuperando i pochi, ma preziosi arredi originali ed affidando ai suoi architetti il compito di riposizionare adeguatamente mobili e quadri provenienti da diverse donazioni.
L’ultima è la collezione di Veilleuse (teiere con scaldino) di Mino Baldissera, oltre duecento splendidi pezzi che a partire dal giugno 2018 sono stati posizionati dove anticamente venivano riposti i fucili da caccia.






La residenza mantiene le sue origini agricole e si possono ancora visitare le varie dipendenze, le cantine, la filanda per i bachi da seta e il torchio più grande della Lombardia.
Tutti luoghi così particolari che creano un’atmosfera davvero magica per i mercatini con tante bancarelle, come quelle dei formaggi di Orsi e Fiori, il buon barolo chinato di Francesco Scanavino, i deliziosi cioccoatini de La Cioccobottega, i liquori artigianali di Liquomar e le composte di Chirico 1950 e noi degustiamo tutto ma proprio tutto.




Partecipiamo all’interessante visita guidata, iniziando dalla sala con il grande albero di Natale e la ricca biblioteca per poi salire al primo piano nobile e restiamo tutti colpiti dagli addobbi e dagli splendidi centrotavola. Incontriamo due volontarie del FAI che stanno terminando le ultime decorazioni e che ci raccontano tutto il lavoro e la fatica che comporta l’organizzazione per la buona riuscita di un evento come questo.




Ci siamo innamorati di questo posto e ci torniamo ogni anno per i mercatini natalizi e vorremmo tornare per le giornate dedicate alle fioriture, così da poter ammirare il giardino in tutta la sua bellezza.