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Santorini: cosa fare in 3 giorni

Sarà capitato anche a voi di sentire il proverbio: “Quando si chiude una porta poi si apre un portone!”. A Creta abbiamo sperimentato come un imprevisto negativo possa trasformarsi in qualcosa di positivo. Partiamo dal fatto tragico. Per problemi che ignoriamo, il nostro volo di ritorno non era più disponibile e, essendo in agosto, gli altri voli erano pieni.

Rivedo ancora la scena, eravamo a Rethymno quando è arrivata la telefonata, Andrea faceva la doccia, e dopo un momento di isteria collettiva del tipo “oddio come torniamo a casaaaa?” è arrivata l’idea: abbiamo prolungato le vacanze di tre giorni e prenotato l’aliscafo per Santorini. In fondo bisogna anche seguire quello che la vita ti suggerisce, ma le sorprese non erano ancora finite.

Arriviamo al porto di Heraklio di buonora per restituire la macchina e imbarcarci tranquillamente, ma iniziamo subito bene sbagliando noleggiatore. Ecco, non chiedeteci come abbiamo potuto fare uno sbaglio simile, ma ci siamo dimenticati che il noleggio era con ritiro e consegna in aeroporto. Per nostra fortuna abbiamo trovato una gentilissima segretaria greca che ci ha permesso di lasciare l’auto al porto.

Finalmente saliamo sull’aliscafo, nessuno dei due aveva mai fatto un viaggio simile e la curiosità era altissima. Vediamo Heraklio allontanarsi sempre più mentre prendiamo posto sulle comode poltroncine. La traversata è piacevole, sembra un attimo che già annunciano l’arrivo a Santorini e non ci accorgiamo nemmeno che l’imbarcazione effettuata una virata di 360° gradi per guadagnare l’approdo. Recuperiamo i bagagli e siamo pronti per lo sbarco.

partenza da Heraklio

aliscafo da heraklio a Santorini

Non siamo preparati a quello che ci troviamo davanti, arriviamo dalla pace e quiete di Creta e davanti a noi l’inferno: un piccolo porto invaso, straripante di auto, gente, clacson e urla.

Andrea prende le valigie si mette a lato e dice: “aspettiamo che se ne vadano tutti, l’autista mandato dall’albergo a prenderci ci troverà”. Lui è fiducioso, io anche, così mi siedo sulla valigia e osservo la scena dantesca.

Poi, il miracolo, in quindici minuti i pullman partono, le auto spariscono in tutte le direzioni e il porto torna ad essere un luogo tranquillo e silenzioso. Ah, arriva anche il nostro autista, si era messo anche lui in disparte a fare due chiacchere con un amico, ci vede all’ombra e sorride.

Caricati i bagagli anche noi saliamo l’unica stretta strada di accesso al porto che si inerpica sul fianco della montagna, facciamo qualche centinaio di metri e poi ci ritroviamo incolonnati insieme agli altri. Yannis, l’autista, ci rassicura sulla coda, causata dagli autobus che non riescono a fare le curve, ma deve dirci anche altro: nell’hotel prenotato non c’è posto e quindi ci hanno spostati in un’altra struttura. Cala il silenzio, iniziamo a pensare che forse era meglio restare a guardare la porta chiusa e non lanciarci oltre un portone sconosciuto, ma ormai siamo a Santorini e non si può non guardare fuori dal finestrino mentre sfrecciamo in piccolissime vie in mezzo a case bianche circondate da fiori multicolori, è tutto diverso da Creta.

Santorini: Imerovigli

Arriviamo ad Imerovigli, dove avremmo passato i successivi tre giorni, e Sofia ci sta aspettando, ci offre un pranzo leggero per scusarsi dell’inconveniente, poi ci accompagna all’hotel Gold Suites dove passeremo la prima notte per poi ritornare da lei. Un giro complicato, ma l’albergo è davvero bello e dal nostro balcone godiamo una vista spettacolare sulla caldera. In fondo, valutiamo che poteva proprio andarci peggio, così torna il buonumore, il sorriso e la voglia di andare alla scoperta di Santorini!

camera hotel gold suites santorini

balcone sulla caldera hotel gold suites santorini

ristorante hotel gold suites santorini

Ci riposiamo un attimo e poi usciamo. Le ore più calde della giornata dovrebbero essere passate e decidiamo di percorrere a piedi il sentiero che costeggia la caldera e collega Imerovigli a Thira. Il panorama che ci viene offerto ad ogni angolo toglie il fiato e vediamo anche il nostro primo tramonto sulla caldera.

vista caldera da Imerovigli

panorami santorini
panorami santorini

panorami santorini
panorami santorini

panorami santorini

panorami santorini
tramonto sulla caldera santorini

tramonto sulla caldera santorini

tramonto sulla caldera santorini

tramonto sulla caldera santorini

Santorini: Oia

La mattina dopo partiamo alla volta di Oia e incontriamo Olaf, un fotografo professionista, mentre Andrea sta cercando di fare una foto “artistica”. Iniziamo a parlare davanti a una limonata ghiacciata e scopriamo che è olandese di nascita, trasferitosi da bambino in Nuova Zelanda ha deciso con la moglie di tornare a vivere in Europa e così, ora si divide tra Tenerife in inverno e Santorini d’estate. Sta andando ad Emporio, un paese dall’altra parte dell’isola, per fare alcune foto e si offre di portarci con lui. Gli piace parlare di fotografia e conoscere gente di tutto il mondo, così noi decidiamo di cambiare tutti i nostri piani ed accettiamo.


panorami Oia
panorami Oia

panorami Oia

panorami Oia

panorami Oia

panorami Oia

panorami Oia

Santorini: Emporio

Il centro storico di Emporio si sviluppa tutto intorno a pochi vicoli stretti, il paese quasi disabitato sta rinascendo sotto la spinta del turismo e tutte le case sono in fase di ristrutturazione, crediamo, per essere trasformate in appartamenti da affittare. Nulla toglie all’atmosfera ancora autentica che si respira tra i suoi vicoli e le case dipinte a calce bianca.

chiesa Emporio

buganville Emporio

vicoli Emporio
vicoli Emporio

vicoli Emporio
vicoli Emporio

chiesa Emporio

case Emporio
case Emporio

castello Emporio
case Emporio

chiesa Emporio

Santorini: Imerovigli dove alloggiare e mangiare

Torniamo ad Imerovigli. Avere un hotel sulla caldera (cratere vulcanico) significa spendere parecchio e ci abbiamo pensato molto prima di prenotare, ma è questo il motivo per cui si viene a Santorini, vedere la caldera, vedere un tramonto e noi abbiamo deciso che ne valeva la pena. Stanchi, ma felici arriviamo all’albergo e scopriamo che ogni centesimo speso per la nostra camera all'Absolute Bliss era stato ben speso. Inoltre ci aspetta l’ennesima sorpresa: la camera basic prenotata non era disponibile, così hanno fatto l’upgrade gratuito alla suite honeymoon. Si, avete tutti i motivi per invidiarci un po’.

absolute bliss imerovigli santorini

absolute bliss imerovigli santorini
absolute bliss imerovigli santorini

absolute bliss imerovigli santorini

Su consiglio di Sofia ceniamo, a due passi dall’hotel, all’Avocado Restaurant dove apprezziamo molto l’atmosfera rilassata e la buona cucina, tanto da tornarci anche la sera successiva.

Santorini: Vlychada beach

Per il nostro ultimo giorno dobbiamo scegliere tra visitare l’antica Thyra, sommersa dall’antica eruzione vulcanica e l’escursione all’isolotto di Thirasia o visitare la costa a sud riposandoci in spiaggia. Vince il sud e partiamo alla volta della famosa Red Beach (spiaggia rossa), ma è già invasa dai turisti quindi facciamo una deviazione verso la Vlychada Beach, che si rivela una bellissima sorpresa per la strada che si svolge in mezzo a particolari formazioni rocciose bianche che brillano al sole.

red beach santorini

La spiaggia è gestita dal Theros Wave bar, che fa servizio per gli ombrelloni e permette di consumare un pranzo leggero. Il proprietario è un tipo originale, ma non temete: basta non essere maleducati ed arroganti - come il gruppetto di italiani arrivati dopo di noi - e non avrete nessun tipo di problema, in caso contrario, il locale è suo e se non gli piaci puoi anche andare altrove, solo che lì, quello, è l’unico bar.

vlychada beach santorini
vlychada beach santorini

Questa volta non ci sono santi, le vacanze sono finite e si torna proprio a casa!