Sulle Tre Cime di Lavaredo è già stato scritto moltissimo, se non tutto, da centinaia di blogger. Cos'altro potrei aggiungere? Anche se, visto l'argomento, può sembrarvi strano io vorrei parlare dell’amore: l'amore a prima vista e l'amore ritrovato, totale e incondizionato, dopo che si pensava di averlo perduto.
Per chi, come me, abita in Valle d’Aosta è molto difficile scegliere destinazioni montane per le proprie vacanze. Siamo nati e viviamo in mezzo a splendide montagne, e il lato negativo di questa condizione è che siamo così abituati a vederle che alla fine non ci stupiscono più. Diventano la nostra normalità.
Rifletto spesso su questa cosa. Se ci pensate è come quello che si dice sull’amore: cioè che non si deve mai cadere nella routine e nell’abitudine, ma che bisogna riscoprirsi e scegliersi di nuovo ogni giorno. Infatti io amo le montagne ma da molto (troppo) tempo le davo per scontate. Fino all’estate 2020 quando, complici le note limitazioni dovute all’emergenza sanitaria, abbiamo scelto di passare una tranquilla vacanza in montagna tra Veneto e Trentino-Alto Adige.
Ora vi racconto.
Una “normale” escursione alle Tre Cime di Lavaredo…
Dopo aver passato un weekend nella splendida città di Feltre abbiamo risalito la valle fino a Misurina, frazione di Auronzo di Cadore (BL) sulle sponde del famoso lago omonimo, dove abbiamo pernottato.
La mattina dopo ci siamo alzati presto, abbiamo comprato panini, bibite e biglietto dell'autobus, e ci siamo appostati alla fermata dove abbiamo atteso in coda l’arrivo del primo mezzo della giornata.
Partire così di buon'ora si è rivelata la migliore decisione possibile, perchè: 1) ci ha permesso di evitare i problemi di parcheggio, 2) siamo stati sicuri di trovare posto sul pullman (alla seconda fermata solo la metà della gente in attesa ha potuto salire), 3) siamo stati tra i primi ad arrivare all’attacco del sentiero al rifugio Auronzo, con un bel sole mattutino e 4) siamo potuti rientrati abbastanza presto per evitare il mutare delle condizioni meteo (credetemi, in montagna è un attimo).
Seguendo il sentiero dal rifugio Auronzo siamo arrivati abbastanza agevolmente al rifugio Lavaredo, dove abbiamo fatto una breve pausa rifocillamento per poi intraprendere la parte più impegnativa dell'itinerario verso la meta.
Devo ammettere che pur essendo una montanara non sono una grande camminatrice, anzi sono pigra e anche lamentosa. Andrea però ha davvero una grande pazienza, come dimostra il seguente episodio. A un certo punto ero talmente stanca che mi sono seduta sopra una roccia e non volevo più proseguire; allora Andrea si è seduto vicino a me e mi ha dato cibo, acqua e anche un bel pezzo di cioccolato per carburare meglio. Terminata l'affettuosa pausa ristoratrice ero pronta a ripartire... Adoro il modo in cui lui si prende cura di me, mi fa sempre sentire speciale e io lo amo ancora di più per questo.
Che si trasforma in un colpo di fulmine...
Poi le ho viste.
Le Tre Cime di Lavaredo, prima lateralmente e poi frontalmente. Niente, io che un po' snobbavo le montagne, sono rimasta lì a bocca aperta, in contemplazione. Un vero colpo di fulmine!
In quel momento tutta la fatica è sparita. Avremo fatto milioni di foto a quei dentoni che si elevano dal terreno e che la sera assumono un romantico color rosa. Talmente belle che sembrano finte, una finzione in stile cinematografico che dimostra l'incredibile maestria che madre natura ha impiegato lì.
Mentre me ne stavo lì ad ammirare quelle tre meravigliose guglie ogni tanto sbirciavo Andrea che posizionava il cavalletto. Ho pensato a quante cose abbiamo fatto insieme da quando ci conosciamo, a quanti luoghi splendidi abbiamo visto e a quanti meravigliosi ricordi abbiamo costruito. Un amore appena trovato che ti avvicina ancora di più al grande amore che da anni porti nel cuore e nell'anima.
Se qualcuno mi chiedesse qual è la cosa più bella che ho visto nella mia vita risponderei: le Tre Cime di Lavaredo.
E così mi sono innamorata di nuovo delle mie montagne!
Riparto dall'inizio. Sono nata e vivo in mezzo a splendide montagne, ed ero così abituata a vederle che alla fine non mi stupivano più.
Ma dopo queste vacanze le cose per me sono cambiate. Vedo montagne da ogni mia finestra e adesso ho ricominciato a trovarla una fortuna. Mi sorprendo spesso, soprattutto la sera o appena sveglia la mattina, a perdermi guardando il Bec Renon, Tete de la Cou o la Torre di Pramotton illuminata, tanto per citare solo alcune delle “mie” cime. È proprio vero che viaggiare ti fa vedere casa tua con occhi diversi.
Consigli utili per visitare le Tre Cime di Lavaredo
Pernottando come noi a Misurina (BL) avrete la possibilità di svegliarvi sulle sponde di un bel lago alpino, sarete a due passi dalla fermata dell’autobus per le Tre Cime e potrete raggiungere facilmente anche Cortina, il lago di Braies, il Monte Piana con le trincee della prima guerra mondiale e altre famose località turistiche come San Candido e Brunico.
Come alloggio vi suggeriamo l’Hotel Sorapiss: le camere vista lago, il comodo parcheggio, il personale gentile e la possibilità di scegliere la mezza pensione ne fanno una struttura davvero ideale. In alternativa potete cenare alla Malga Misurina (necessaria la prenotazione) o alla Locanda al Lago (non accetta prenotazioni).
Un ultimo consiglio: visitate le Tre Cime con la vostra dolce metà e ammiratele abbracciandovi o tenendovi per mano!