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Creta sud: cosa fare a Triopetra

Lasciamo Chora Sfakion e la regione di Sfakia con molta difficoltà, perché in nessun altro luogo ci siamo davvero riposati, e siamo riusciti a staccare la spina grazie alla particolare tranquillità che la caratterizza, ma il viaggio prosegue ed è ora di dirigersi verso la nostra prossima base: Notos.

Percorriamo la costa con una breve sosta per visitare i resti della fortezza veneziana di Frangokastello, dove si è combattuta una sanguinosa battaglia. La leggenda vuole che il 17 maggio di ogni anno, il giorno dell’anniversario, i fantasmi dei soldati morti si manifestino al suo interno.

Riprendiamo la strada, che si snoda alternando paesaggi collinari a vedute della costa, e ovunque troviamo chiese, cappelle e piloni votivi.

Frangokastello

Frangokastello

Chiesetta rupestre

chiesetta rupestre

Arrivati ad Akoumia, l’ultimo centro con una parvenza di villaggio, iniziamo la discesa verso i Notos Apartments. Ci avevano avvisato di fare rifornimento di benzina e scorta di cibo perché poi non avremmo trovato altro ed è stato proprio così. All'orizzonte solo campi, uliveti e pascoli, che digradano dolcemente verso il mare, con alcune casette qua e là ed una taverna. Stop. Caspita, già ci piace un sacco e la tristezza per aver lasciato Sfakia cambia in un sorriso.

I Notos Apartments sono una piccola struttura, meravigliosa e gestita benissimo dal simpatico e gentile Yannis. Il nostro appartamento è molto grande, con un ampio balcone ed una vista sul mare spettacolare. Non so voi, ma per noi in vacanza il risveglio mattutino deve accompagnarsi con una splendida vista e qui era un piccolo paradiso, tutto condito dal silenzio e dalla privacy garantiti dalla struttura.

Come nostra abitudine lasciamo i bagagli e ci dirigiamo subito alla spiaggia di Triopetra (nome dovuto a tre grandi formazioni rocciose a ridosso della spiaggia) che si presenta divisa in due parti, una più grande molto più esposta ai venti ed una più piccola e riparata. Decidiamo di andare alla più grande, ma la scelta non è stata azzeccata a causa del forte vento.

notos

Triopetra Beach

La cena la consumiamo alla Taverna Filenia, proprio lungo la strada, con un bel dehors vicino ad una fonte da cui tutti attingono l’acqua. La cucina è casalinga e tradizionale, preparata con ingredienti freschissimi. Purtroppo non c’era pesce, ma ce lo ha fatto trovare il giorno successivo, appena pescato. Qui - finalmente - abbiamo anche trovato la birra Bricks, l’unico birrificio artigianale di Creta che produce selezioni buonissime. Inutile dire che tutte le sere abbiamo cenato qui.

Taverna Filenia

La spiaggia più piccola di Triopetra è un’oasi di tranquillità, con due taverne dove fare colazione e pranzare che permettono l’utilizzo gratuito di sdraio e ombrelloni, ed è proprio qui che passiamo il ferragosto in total relax.

Triopetra Beach

Triopetra Beach

Triopetra Beach

Triopetra Beach

Triopetra Beach

Decidiamo di interrompere questa sequenza di splendide spiagge e dedicare una giornata all’esplorazione dell’interno. Partiamo di prima mattina ed andiamo a Spili, un paesino con una bella fontana veneziana da cui l’acqua zampilla da 19 teste di leone. Purtroppo il centro storico è un susseguirsi ininterrotto di locali turistici, ma arrivare presto ci permette una lauta colazione in totale tranquillità.

Spili

Spili

Spili

Ci addentriamo poi nella valle di Amari verso il paesino di Thronos, dove visitiamo la piccola chiesa bizantina di Agia Panagia, un gioiello completamente affrescato, grazie alla gentilezza dell’anziana signora che vive a fianco e custodisce la chiavi. Parla solo greco, sfuggirle è stato impossibile e quindi siamo andati a casa sua a prendere un caffè greco nel suo giardinetto. Poi, dopo “l`aperitivo” pranzo nella taverna locale, Aravanes.

Thronos
Thronos

Fa molto caldo e iniziamo a rimpiangere la vita da spiaggia, ma resistiamo e proseguiamo verso Amari che viene descritto dalla guida “un ameno paesino dalla bella piazza piena di fioriere e dominato da un campanile del XIX secolo”. Noi non troviamo nulla di tutto ciò, a parte il campanile abbastanza trascurato, sul quale però si può ancora salire.

Amari

Amari
Amari

Chiudiamo il cerchio proseguendo per Meronas, per visitare l’antica chiesa, che però è chiusa e non essendoci nessuno a cui chiedere informazioni decidiamo di rientrare perché il caldo ci ha estenuati.

Meronas

Ancora un giorno di relax al mare prima di lasciare anche questo angolino di Creta che ci ha conquistati, per poi proseguire verso l’ultima tappa del nostro viaggio: Zaros.