Siamo arrivati all’aeroporto di Cancun in piena notte, dopo uno scalo tecnico a Cuba.
Io (Andrea) ricordo ancora il donnone dagli occhi crudeli che scrutava il mio passaporto... E l’addetto al controllo bagagli che decideva chi ispezionare in base alla sorte, o forse in base alle sue antipatie personali... Mentre io (Sandra) ricordo che appena si aprirono le porte a vetri dell’uscita venni investita da una folata d’aria bollente, che mi fece pensare con terrore: “Ma se di notte fa così caldo, come sarà di giorno?”.