Antonio Scopel era il mio pro-prozio. Per essere precisi il fratello della madre di mio nonno e ne ho sempre sentito parlare fin da bambina. Il famoso “zio prete”, figura presente un po’ in tutte le famiglie italiane di una certa epoca.
E questo zio ha anche una particolarità, ha scritto un piccolo best seller.
Erano anni che volevo leggerlo, ma la tematica mi aveva sempre fatto desistere e poi eccolo, arriva il lockdown, le prospettive cambiano e la sera prima di dormire inizio a leggere: i tedeschi nel feltrino, 1917-1918.